domenica 29 novembre 2009

questo Natale

com'e' dolce il luccichio
degli occhi di un bimbo
che guarda un gioco e sorride

tu lo guardi e lo invidi
perche' ormai sei grande
e quella spontaneita' ti manca
e la vorresti ritrovare

simile e' il tuo sguardo
quando ami e ti innamori
dell'altrui viso
e con quel sorriso
stampato
esprimi gioia,desiderio
e canti

ogni cosa assume senso
e torni bambino
spensierato
abbracci quell'amore
e non hai bisogno d'altro
perche' ti senti amato
ed appagato
e null'altro conta

e come vorrei
che questo gioco
tornassein ognuno di noi,
che ogni cosa
donasse completezza
e preziosita'
a questa vita
ormai stanca,materialista e beffarda

deprime il pensare
che sia in arrivo un altro Natale,
ed ancora gli oggetti
inutili e passeggeri
siano piu' importanti del calore di un abbraccio,
del sorriso di un povero
al quale doni una coperta
e allo stesso tempo quel dono
lo fai a te e al tuo cuore!

E allora sia,quest'anno
sara' per me una festa di abbracci,
amore e coccole
voglio donare e ricevere
l'unica cosa che veramente conta
il calore e il sentimento
dei gesti sinceri
dell'amicizia semplice
e inaspettata

martedì 17 novembre 2009

solitudine

E' bastato un attimo
e mi ha presa e folgorata
la saetta della vita
vissuta e passata
Ora son ferma
e rimango a guardare
le onde e il mare,
il sogno e la realta'.
L'uno si' e' bello
ma dura un secondo
poi scompare per sempre:
e non lascia piu' niente
se non un rimpianto
di cio' che non e' stato;
l'altra rimane
e continua
fino a quell'ultimo respiro
che riempira' il mio cuore
che lascia sorrisi
ad estranei visi,
e vive in silenzio
l'ombra della sua
solitudine.

mercoledì 4 novembre 2009

le calze delle donne


Adoro le stagioni fredde
perche' metto le calze
Sono fatte di pizzo
di seta
e di mille colori
mi accarezzano lievi
e mi rendono sexy
attraggono mani
affamate d'amore
si lascian sfilare
dalle mie lunghe gambe
oh quelle calze
maledette e ambite
strappate e odiate
amate e mangiate
ora le metto,mi affretto
e sospiro
ad ogni grido
risvegliando
quotidianamente
i pensieri nostalgici
delle sue mani grandi
dei suoi occhi stupiti
dei miei affannosi sogni
fatti di chimere inafferrabili...