martedì 9 febbraio 2010

gocce

lenta si prepara
e' li' pronta e calda
si gonfia
e si lascia andare
sulle rosse gote
di una donna triste.
Brucia ed insiste
urla e guaisce
chiamando con se
le altre sue amiche
che veloci si apprestano
a scivolar via dagli occhi.
Oh lacrime
rosse di fuoco
lasciatemi in pace
a viver il mio vuoto
e aspettate il momento
che io sia felice
di uscire via a fiumi
di scaldare il mio viso
e quel dolce sorriso.
Ma la donna gia' sa
quel momento e' passato
e una mano dall'alto
asciuga il suo pianto.

3 commenti:

  1. Quanto è triste questa poesia, sembra quasi un lamento che giunge sino al cielo, che benedice le tue lacrime
    Lilly

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  2. e' vero,ma e' anche un canto di speranza,quella che ti prende quando la mano di una persona che ti vuole bene si avvicina,quasi a consolarti e ti dona una carezza edificante,e tutto,per un momento passa...:)

    ..una cosa,io scrivo di getto,cosi',mi siedo sul divano,accendo il pc,curioso qua e la' e poi scatta qualcosa e scrivo parole...non sono un poeta,ne' ho la pretesa di esserlo o diventarlo,ma l'idea che persone come te,Rosy ed altre possano apprezzarle e provare emozioni,mi riempie di gioia e di orgoglio...Vi ringrazio di cuore. Non posso scrivere in pubblico che cosa e chi mi ha spinto a fare tutto questo,se vuoi te lo posso raccontare in privato...un bacione,ti penso Lilly :)

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  3. Le poesie nascono così, stefy...niente calcoli o sedute a tavolino. A volte mi vengono di getto mentre stendo la roba...immagino che starai ridendo. E' l'anima che rende l'essere un poeta. E tu ce l'hai, insieme alle emozioni e colui che te le ispira
    saluti
    Lilly

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