giovedì 17 dicembre 2009

e non voglio fermarlo

non sento che amore
nei tuoi cattivi versi
delusione annunciata
passione pacata
nuvole colme di pioggia
e cadono adesso
sul mio viso
tempo che passa
e inevitabilmente guarisce
ci sara' un giorno
che avro' la mia giustizia
e verro' da te
ti abbraccero'
si' forte
c'al pensiero rabbrividisco
e mi batte il cuore
tanto che ho gia' fatto
e
non voglio fermarlo

il vecchio libro nuovo

s'aprono le pagine
del libro mai scritto
e bianchi quei fogli
vuoti
senza parole

lento scorre il tempo
e ancora soffia il vento
e quei fogli ormai
ingialliti
celano disegni
interpretabili
ai tuoi occhi
come ferite aperte
e mai guarite

ovunque tu sia
ascolta il canto
al passaggio del soffio di vento
seguilo
e riempi di parole
le pagine gialle di un vecchio libro nuovo

Napoli

ah che bellezza stamattina,
passeggiavo in via chiaia
e ad un tratto " ue' ,signuri
ma come siete bella e sciantosa
cun quella veste blu,posso offrire un caffe'"
e accettai con un sorriso
e l'ignoto signore annui' felice e contento
lunga chiaccherata
ritrovato lo spirito
un gesto semplice ed ecco ,
questa e' napoli
la napoli amica e gentile
spontanea e gagliarda
arrivederci mia bella napoli
una breve pausa
e allegria
hai riavvivato "a vita mia"!

lunedì 14 dicembre 2009

un abbraccio forte

E' cosi' facile sorridere
se dopo un abbraccio forte
il cuore s'illumina
e si riempie d'amore
e il regalo piu' bello
in questo Natale ormai vicino
e' proprio questo senso
di appagamento.
Si riuniscono le famiglie
grandi banchetti
e un pensiero ai piu' poveri
che non deve mai mancare
tra noci,fichi secchi e panettone
un abbraccio forte e una preghiera
un pensiero a chi non c'e' piu' e chi rimane
l'abbraccio a tutti
vicini e lontani
e un augurio di serenita'

domenica 29 novembre 2009

questo Natale

com'e' dolce il luccichio
degli occhi di un bimbo
che guarda un gioco e sorride

tu lo guardi e lo invidi
perche' ormai sei grande
e quella spontaneita' ti manca
e la vorresti ritrovare

simile e' il tuo sguardo
quando ami e ti innamori
dell'altrui viso
e con quel sorriso
stampato
esprimi gioia,desiderio
e canti

ogni cosa assume senso
e torni bambino
spensierato
abbracci quell'amore
e non hai bisogno d'altro
perche' ti senti amato
ed appagato
e null'altro conta

e come vorrei
che questo gioco
tornassein ognuno di noi,
che ogni cosa
donasse completezza
e preziosita'
a questa vita
ormai stanca,materialista e beffarda

deprime il pensare
che sia in arrivo un altro Natale,
ed ancora gli oggetti
inutili e passeggeri
siano piu' importanti del calore di un abbraccio,
del sorriso di un povero
al quale doni una coperta
e allo stesso tempo quel dono
lo fai a te e al tuo cuore!

E allora sia,quest'anno
sara' per me una festa di abbracci,
amore e coccole
voglio donare e ricevere
l'unica cosa che veramente conta
il calore e il sentimento
dei gesti sinceri
dell'amicizia semplice
e inaspettata

martedì 17 novembre 2009

solitudine

E' bastato un attimo
e mi ha presa e folgorata
la saetta della vita
vissuta e passata
Ora son ferma
e rimango a guardare
le onde e il mare,
il sogno e la realta'.
L'uno si' e' bello
ma dura un secondo
poi scompare per sempre:
e non lascia piu' niente
se non un rimpianto
di cio' che non e' stato;
l'altra rimane
e continua
fino a quell'ultimo respiro
che riempira' il mio cuore
che lascia sorrisi
ad estranei visi,
e vive in silenzio
l'ombra della sua
solitudine.

mercoledì 4 novembre 2009

le calze delle donne


Adoro le stagioni fredde
perche' metto le calze
Sono fatte di pizzo
di seta
e di mille colori
mi accarezzano lievi
e mi rendono sexy
attraggono mani
affamate d'amore
si lascian sfilare
dalle mie lunghe gambe
oh quelle calze
maledette e ambite
strappate e odiate
amate e mangiate
ora le metto,mi affretto
e sospiro
ad ogni grido
risvegliando
quotidianamente
i pensieri nostalgici
delle sue mani grandi
dei suoi occhi stupiti
dei miei affannosi sogni
fatti di chimere inafferrabili...

sabato 24 ottobre 2009

E PENSO A TE


Vago per le strade di Verona,
mi perdo nelle fantasie
di un amore cosi' struggente e
pieno di passione
davanti al balcone
dove Giulietta arrossiva
alla vista del suo amato Romeo,
e continuo nel cammino
pensando,fantasticando.
E mi fermo.
Di fronte un negozio
pieno di dolcezze,
cioccolato,caramelle e paste
ma uno,un solo dolce
mi rende felice al solo suo sguardo
e mi porta lontano
e mi sazia il cuore,
un maritozzo alla crema
e subito ecco,
mi si lucidano gli occhi,piango
il tuo dolce preferito
e penso a te.

martedì 6 ottobre 2009

una sera di fine estate

Veloce arrivera' l'Autunno,
e le foglie gia' si colorano
di rosso e di giallo e marrone
il vento le avvolge
in un turbinio di correnti
fredde e raggelanti
in un preludio
di tristezza.
E io raccolgo le sensazioni
di quel malinconico pensare
a quel lontano amore.
Ma al suo pensiero ,
come fosse una coperta,
e non soffro anzi, mi scaldo
e pare ancor
che sia estate,mi volgo
e tramonta il sole
all'orizzonte ambrato.

martedì 29 settembre 2009

Crudele destino

No,non lascero' ai posteri
la triste eredita'
di un sogno infranto
ma donero' sorrisi
sguardi persi
in ampi arcobaleni
di luce e colori ...
e lacrime e pianto
moriranno con me
come la trama e l'ordito
di un disegno sbagliato,
di una vita mal cucita,
di uno scampolo
di felicita' ,
durato pochi mesi
e mai un anno...
Che crudelta' !
Si,e' cosi'
vicino e' il gran giorno,
serena l'anima ed il cuore
che serba ancora
un soffio di speranza
per quel bacio sognato
quell'abbraccio mai avuto.
Ti saluto
la mia ora e' giunta
vado via e non torno
sebbene fresco
e mai distrutto
e' il battito eccitato
dell'incontro mancato.
Addio,mio amato.

giovedì 24 settembre 2009

la via ( dedicata al karate e a chi me lo ha fatto amare )


Vengo accolta
nella nuova scuola
ma vecchio e' il cammino.
Lunghi percorsi
mi aspettano senza fretta
ma decisi
e con coraggio di sempre
li affronto
perche' ho nel cuore
la forza e il pensiero e il sorriso
dell'uomo che ammiro
e che mi ha spinta
al passo che ora non smetto.
E' una via tortuosa
e si chiama DO
come la prima nota
inizio la mia musica
e riempio la mia strada
di armonia
a volte assonante
a volte dissonante
ma il DO
e' la mia via
e la devo percorrere
tutta la vita
come una sinfonia
grande ed infinita
che dirigo io
per me
e per lui.

sabato 19 settembre 2009

gioco di parole


Ah che sconquasso !
Ho avuto uno scossone
non indifferente
per il quale,alla gente,
puo' anche non interessare niente
ma a me si'
io che delle questioni del cuore
ne ho fatto una gran ragione
io che nella mente
ho sempre un gran sorriso
e sempre fragrante
sono qui di nuovo
e canto il mio amore
a te massimo mio grande ardore !
Ti arrivi
il mio eterno pensiero
ti arrivino i miei baci
ma a te do il massimo
perche' sempre al massimo,si',tu mi piaci.
Oh come farei mai
senza il pensiero
che la mia mente
sconquassa
che bello
godo di massimo gaudio
e poi torno
alla realta' del mio insolito giorno.

lunedì 14 settembre 2009

in viaggio

...e persino qui
perduta fra i resti
delle antiche genti elleniche
ho portato te
anima mia
solitaria,cupa
ma mai senza il sorriso
che riporta ai tuoi occhi
e nell'azzurro del cielo
io mi lascio andare
al tuo ricordo
e le tue parole
rieccheggiano ogni giorno
scaldando il mio cuore
che senza te
batte lento.

martedì 1 settembre 2009

la foglia

com'e' triste la vita di una foglia,
cosi' breve
germoglia e si apre
mostrando felice
il suo verde colore
che in pochi mesi
rossa s' appresta
e triste diventa
conscia del destino
che l'attende.
Raccoglie gocce di rugiada,
un insetto vi ha messo su casa,
e verso un marrone
piu' scuro e denso
si nasconde la sua morte.
E cosi',
l'autunno si avvicina,
e lento ed implacabile
il suo triste messaggio
che nulla e' per sempre
compito ha
di ripulire la foglia
in una folata di vento
cosi' come gli amori
nati e sbocciati
vissuti e bruciati
in attesa di una nuova primavera

giovedì 27 agosto 2009

pare strano

Pare strano
che un viandante
passi e mi guardi.
Nel suo sguardo cupo
grandi sentimenti e lunghi viaggi
da raccontare.
Vive solo
lassu' in cima
ed io sono arrivata a lui
dopo ore
camminando.
Seguivo il tracciato del cuore
e ho trovato
in quel vecchio
il ritratto di me stessa
abbandonato e con lo sguardo perso all'infinito
che rincorro
senza mai raggiungere.
Ed ora son qui
a fissare quegli occhi
trovando pace
e lungo silenzio
e uno specchio che mi dice : "adesso"
ed io comprendo
il troppo tempo sprecato
a rincorrere un amore
che non mi ha mai amato.

venerdì 21 agosto 2009

la lacrima

scende giu'
scivola veloce
salato il suo sapore
giunge alla mia bocca
che non sorride piu'
ma si incupisce
nell'assaggiare
il gusto del dolore.
Perche' piango
me lo chiedo
da mesi
e tu lacrima
non ti arresti
se lui non torna.
Potresti continuare
a scendere
ma per esprimere
felicita'
al colmarsi
di quella mancanza che ti attanaglia.
Ma rimani li'
e li' soccomberai
nel mio viso spento
senza interruttore.

mercoledì 12 agosto 2009

oltre l'ignoto


Chi sei? Che cosa cerchi?
Dove vai cercando se non qui
bambino dispettoso
cuore solitario
lacrima triste e cuore impavido?
Nasconditi pure
cela il tuo cuore
ma sappi che io
svelero' il tuo amore.
E lo faro' amandoti
da lontano
patendo freddo
che scaldo trovandoti nel mio cuore
vagando cieca
ma scorgendo perfettamente
il mio orizzonte
perche' nei miei occhi sara' il tuo viso
e l'orientamento
non sara' piu' necessario.
Le mie mani fremono
ma sicure stringono
la penna che per te lascia scorrere
il suo nero inchiostro
e dunque parla
espone
grida:
"Amo te uomo mio
ovunque tu sia".

acqua

Ora sono davanti a te
e mi inebrio
perdendomi nell'azzurra trasparenza
che tu ,o acqua limpida,m'imponi severa.
Sei come lo specchio dell'anima mia
che rifletti sicura
mostrando quella realta'
che freme e brucia e muore.
Lancerei un sasso
e nelle onde vedrei svanire l'immagine
ma poi rieccola
e non posso piu' evitarla.
Mi immergo e
nella tua freschezza
riacquisto l'energia persa
vigorose sono diventate le mie membra
e con un abbraccio fresco
mi rallegri.

lunedì 3 agosto 2009

con lui

Laggiu'
dove volano le aquile solitarie,
vive l'amore mio
e anche lui si abbandona
tra le ali del vento.
Tutte d'oro sono fatte
quelle splendide
immagini della sua liberta'.
Si libra sicuro
cosi come sicuri
i suoi rollii tra le nuvole
e su e giu'
per il cielo va
e nessuno riesce a fermarlo.
Trasmette a tutti
la sua imponenza
e dalla piu' alta vetta
lui guarda,controlla e comanda
perche' sa bene,
quel dorato rapace
che nessuno puo' stare piu' in alto
se non lui
e nient'altro.
Ed io lo guardo e lo ammiro
e mi accontento
di esser portata
tra le sue grandi ali
a volte
e godo con lui
del paradiso nel cielo
e dell'inferno terrestre
che nulla puo' su di noi
quando volo
con lui.

mercoledì 29 luglio 2009

e saro' da te


Manca poco oramai
e saro' da te
splendida montagna
desiderio infinito
di liberta' assoluta.
Ti temo
ma ti raggiungero'
poiche' in te
bianca cima e dura roccia
ho lasciato la mia anima.
Arrivero' presto,
scalero' le tue vette
mi nutriro'
dei tuoi frutti selvatici
e mi faro' guidare
fino al tuo Grande Sasso
e li' mi distendero'
respirero' l'aria pulita
distendero' le membra
stanche
infelici e senza piu' voglia di amare,
e tu mi desterai,
presto,
e mi darai l'energia che ho perso
e la fiducia
e mi uniro' a te
riprendendo la mia anima persa.

martedì 28 luglio 2009

piccola pausa


piccola pausa
era ora finalmente
e ti raggiungo sia quel che sia
non me ne importa niente
Cosi come amo quella regione
che nell'Aquila reale
ha il suo cuore e capitale
io amo te ed ora arrivo
e salgo ora in moto
pronta accendo e via
mille i kilometri
bellissimi i paesaggi
varchero' indomita la soglia
scalero' la grande cima
per incontrare il suo abbraccio
e i tuoi occhi che disperdono il mio sguardo
oltre l'azzurro del cielo

mercoledì 22 luglio 2009

il sogno comune


La freschezza di un prato verde
fa riposare le mie membra
un solo gesto
e chiudo gli occhi
immaginando vallate lontane
case dai tetti rossi
e bimbi gioiosi
e dolci baci e abbracci
Ecco l'uomo mio
al mio fianco si appresta
e lieve giace accanto
Insieme godiamo
delle immagini
del nostro sogno.

martedì 21 luglio 2009

le note


din din suona il campanello
ed un attento giullare
saltella contento
ecco son qui
mi metto il cappello
pronto ora son
a rallegrare il fardello
gioia e dolore
odio e amore
questo io canto
al femminile cuor affranto
orsu' belle donne
fiducia ora abbiate
che 'ste semplici rose
non vengan storpiate
salate le lacrime
fragorose le risate
inizino le danze
alle note mie
per voi suonate
buoni sono i gesti
leggiadre le danze
finche' ogni pensier pria fatto
venga presto lontan
dimenticato





seduta e silenziosa

seduta e silenziosa
sta una bimba
assorta ...
vede
fronte a se
un paesaggio lontano
prati immensi e montagne
soffiando il vento
produce strane melodie
ed echi sconosciuti
pero' si' attraenti
che ella stessa
prova fatica nel volerli abbandonare.
Piange,
stringe a se la sua bella bambola
e si desta
scomparendo impaurita
dietro l'uscio
della sicura
sua casa.

sabato 18 luglio 2009

oblio

Fuori il nulla
profondo silenzio
ampio spazio colmo di oscure fantasie
Anima,
persa,
un solo gesto e via
Si e' lanciata nel vuoto
perdendosi
odiandosi
e senza voltarsi
scompare ,cupa,mesta,
disperata.
Farfalla pria di meravigliosi arcobaleni
ora nera
senza vita ne' gioia.
Solo oblio
e un sorriso amaro
stampato per sempre
dalla sua morte.

giovedì 16 luglio 2009

la lunga attesa

dolci note
stasera suono
e il mio pianoforte
diventa il mio cuore
e la mia anima innalza
verso alte montagne
e azzurro mare
mi porta
e vedo
la via che al paraiso rimanda
a ricordi tristi
e insieme felici
d'un incontro
mancato
e ancora desiderato
o tu che di me
conosci l'alto valor
del mio sentimento
fa ch'egli
si scuota
si desti e venga
e abbracci
per sempre
le mie mani fredde
per la lunga attesa.

attimo d'eternita'

un attimo
e tutto scompare
un attimo
e tutto riappare
lento
calmo
latente
come un 'ombra scivola al di la' delle nuvole
il cuore mesto s'arresta
e via
si scioglie
come acqua vapore diventa
come il sogno realta'
un attimo e' per sempre
attimo d'eternita'

martedì 14 luglio 2009

amore e psiche

E' giunto il momento
dell'abbandono
sincero l'abbraccio
e onesto il perdono
ma amore e psiche
sono da sempre nemiche
mai ragioneranno insieme
mai si ameranno
e cosi' vado per la mia strada
tortuosa ma vera
ti saluto o amore,
ho scelto,modesta
di dar retta alla testa.

sabato 11 luglio 2009

vento


Soffia leggero
o vento,
soffia
Inebria il mio cuore
di ricchi profumi
di fiori
di prati verdi e di azzurro mare.
Trasporta la mia mente
allontanami dal mondo
asciuga questi occhi
delusi e solitari.
Ora travolgimi.
Aumenta di colpo
il tuo flusso
beffardo
e fammi scorgere
dall'alto
la via ,il sentiero
giusto da seguire.
Mi lascero' portare,
mi lascero' guidare
ma tu
soffia forte
e lasciami guardare.

fermarsi.

<>.
Questo era il pensiero che ultimamente girava ammattito per la testa di Emily,quando passava i suoi pomeriggi chiusa nella sua stanzetta ,davanti alla finestra aperta.
Passava ore ed ore a ripetersi quella domanda da quando ,un pomeriggio caldissimo del mese scorso,tornando a casa dalla scuola,aveva assistito involontariamente ad uno strano avvenimento.
Si trovava davanti alla solita vetrina della pasticceria della signora Schott,quella dove Emily si fermava ogni giorno ,prima di proseguire sulla Emton road,a guardare con goloso desiderio,affascinata dai mille colori dei dolcetti e da profumi inebrianti di vaniglia,cioccolato,canditi e quelle splendide e monumentali torte,quei bon bon di glassa,quegli splendidi e succulenti bomboloni alla crema.
Questo era lo sfogo del bisogno della piccola Emily;questo era il suo angolo nella quale si ritrovava bambina non ostante fosse ormai la professoressa di storia della Saint Joseph School,la piu' prestigiosa scuola di Southland.
A quel momento Emily non sapeva mai rinunciare e ,non era per golosita' che si fermava davanti alla vetrina ma era solo un attimo;un attimo nel quale riusciva ad estraniarsi dal mondo che la circondava.Chiudeva gli occhi dopo aver immagazzinato piu' immagini potesse nella sua testa,e faceva un lungo,lunghissimo respiro in mezzo a tutti quei profumi...Ed e' proprio in quell'istante che accadde un fatto talmente toccante che la spinse a trascorrere cosi',i suoi pomeriggi,a porsi questa domanda.
Volete sapere che le successe? A dire il vero non lo so nemmeno io ma,provate anche voi ogni tanto ,a mettervi davanti ad una vetrina di una pasticceria ben fornita che ha appena aperto la mattina,chiudete gli occhi e sentite,respirate.Cio' che Emily scopri' era proprio questo: la vita e' diventata frenetica e tutti pensano solo a correre,lavorare,alienati dalla vita e dal mondo.
La stranezza si manifesta in chi non e' capace ogni giorno di fermarsi,e ascoltare,liberarare i sensi. Ed e' proprio qui che la storia vi lascia: fermarsi per ritrovarsi.

domenica 5 luglio 2009

agonia

No non farlo

non lasciare

che le tue mani bianche

tocchino le ferite sporche

del sangue

e dell'odio

Tu non puoi

non devi scostarti

perchè sei

unica.

Anima,

stella,

turgida è la tua bocca

e d'oro le tue ali

Angelo

cuore mio

abbraccia questo spirito

perso nell'aria

diviso e prostrato

perche' troppo lunga la sua
agonia

l'ultimo passo


l'uomo va
chino e ormai stanco
verso la lapide della sua vita
che ancora non è finita
ma volge ormai
all'eterno sonno.
Ei lo apprende
di umili lacrime
il suo volto
si empie
ma sereno si appresta
alla fin delle sue poche gesta.
Tristi i figli
e tristi i nipoti
piangono impotenti
ad una fine nefasta.
Niente sfugge
niente resta
ma il ricordo sentito
di un amore donato
dalle membra prostrate.
Dunque arriva
giunta è la sua ora
ma fiducioso il silenzio.
Si siede e si accascia
chiude gli occhi
e sorride
e rinasce nell'eternità.

cio' di cui hai sempre avuto bisogno

non odiare mai
chi invece ha voluto solo il tuo amore
non dimenticare
non evitare
e non far finta di disprezzare
ciò di cui hai sempre avuto bisogno
perchè odiando chi ti ama
odi pure te stesso
rinneghi l'amore
che hai sempre sognato
cercandolo in altre chiome
che invece di darti ti han tolto
e ciò di cui hai sempre avuto bisogno
l'avevi davanti ai tuoi occhi
e ancora sta là
e ti compatisce
provando sempre amore
indissolubile
per te.

venerdì 3 luglio 2009

chimera onirica


Mary aveva deciso ormai era ora di andarsene,cambiare aria per sempre. La situazione era ormai diventata insostenibile e non poteva continuare a vivere nella sua citta’ : era necessario andarsene e anche subito,senza piu’ pensarci,per non soffrire piu’.

Sali’ sulla sua macchina bianco panna e , dopo aver riposto tutti i bagagli necessari dentro il bagagliaio, mise in moto e parti’.

Mary era una ragazza normale,era bella e aveva un viso dolce un po’ cicciottella ma di buon carattere, tutti le volevano bene al lavoro,era sempre allegra e aveva sempre parole di conforto per tutti.

Aveva da poco concluso una storia,non era molto fortunata in amore. Infatti era proprio questa sua capacita’ di essere estremamente dolce che alla lunga stancava ogni uomo che incontrava. “Sei decisamente scontata” le dicevano puntualmente ,lasciandola.

Ormai non ce la faceva piu’,era diventata un po’ apatica e piu’ passavano i giorni e meno le veniva voglia di uscire ,anche se a lei piaceva ballare,passeggiare per negozi,andare al cinema.

Una sera ,presa dalla noia ,decise di accendere il suo computer e navigare un po’ sul web. Era una sera in cui si sentiva particolarmente sola e decise di entrare in una chat. Invento’ un suo nick name e mise il suo stato in disponibile.

Venne subito subissata di inviti da persone sconosciute ma nessuno sembrava destare il suo interesse,dopotutto era sempre stata una ragazza molto selettiva e si sentiva anche spaventata da quel mondo fino ad ora sconosciuto per lei.

Scrolla un po' la lista degli utenti ,noiosamente. Ad un certo punto si incuriosisce di un nome che le ricorda il suo drink preferito "ANGELO AZZURRO".

Un poco titubante si smuove e decide di aprire la finestra. "Ciao" scrive. Silenzio.

" sono incuriosita dal tuo nick,ti va di parlare un po' ?" insiste. Silenzio.

Dopo svariati minuti d'attesa Mary decise di chiudere la finestra. Un po' indifferente stava per chiudere il pc quando all'improvviso si riapre la finestra di conversazione.

"Ciao,scusami ero occupato al telefono"

Mary sorride e si risiede davanti al suo pc. " Scusami,non volevo essere invadente e' che mi ha incuriosita il tu nome.." "Perche' ?" risponde l'utente misterioso. "Perche' e' il nome del mio drink preferito" digita velocemente lei.

" AH AH AH, anche il mio,che combinazione! "

Da quel momento in poi comincia una lunga chiaccherata che dura ben 5 h.

Il giorno dopo ed i giorni seguenti pure. I due sembrano non poter fare a meno della chiaccherata giornaliera,l'uno per l'altra. "Adesso pero' dopo una settimana vorrei tanto sapere come ti chiami veramente" Scrive lei . " Mi chiamo Peter e tu? " " Io sono Mary".

Ogni giorno che passava Mary si sentiva sempre piu' presa,allegra e tutti,al lavoro,le chiedevano che cosa le fosse successo. Molti le ridevano dietro dicendole che finalmente si era innamorata di qualcuno ed altri la punzecchiavano per sapere chi fosse. Ma lei insisteva a mantenere il suo segreto,un po' per paura di essere presa in giro,un po' perche' il suo Peter era una cosa sua.

Cominciarono a raccontarsi, a conoscersi meglio giorno per giorno,a scambiarsi dei consigli e ridere per qualche battuta, Eh si' Mary era devvero felice del suo "Angelo azzurro". Un giorno si scambiarono delle fotografie e fu li' che Mary perse la testa del tutto. Peter era un po' piu' piccolo di lei ma era un bellissimo ragazzo,alto ,moro e con gli occhi azzurri ; era un tipo che ogni ragazza sognatrice voleva incontrare. Anche Mary piacque a Peter e lui glielo disse sinceramente rendendola ulteriormente felice. Continuarono a chattare per mesi e stavano bene entrambi,fino a quando lei non si decise e,coraggiosamente, gli chiese di incontrarsi.

Silenzio.

Le mail diventarono sempre meno frequenti,e qualche sera non apparve nemmeno nella chat,allorche' Mary ,aspettandolo per ore,non si rattristo' nuovamente.

Passarono i giorni e arrivo' una mail. Era Peter.

"Cara Mary , Ti prego di non cercarmi piu' , non voglio piu' avere niente a che fare con te e non cercare spiegazioni perche' e' cosi' e basta. Saluti."

Pianse,e pianse per giorni e giorni. Passo' le ore Mary,a chiedersi dove avesse sbagliato un'altra volta e perche' tutti scappassero da lei a quel modo.Persino Peter che ormai era entrato profondamente nel suo cuore. Se ne sentiva innamorata.

Stava male,malissimo ogni giorno sempre di piu' e non riusciva a darsi pace. Decise una sera e lo fece. Mollo' tutto : il suo lavoro,la sua casa,le sue abitudini e parti',parti' per sempre per dimenticare e per dimenticare Peter.

Dopo aver guidato per ore senza fermarsi arrivo' a Bruxelles. Decise che sarebbe diventata quella la sua nuova casa. Trovo' subito un lavoretto come receptionist in un hotel vicino alla Gran Place e affitto' un piccolo appartamento accogliente .

Passarono due mesi e sembrava essersi adattata bene seppur con il suo sguardo malinconico ritornava a vivere.

Un mattina fini' presto il suo turno. Invece di tornare subito a casa si fermo' a bere una cioccolata in un localino carino,tutto ricoperto di tipici pizzi e merletti che facevano artigianalmente in quella zona del centro citta'.

Sorseggiava la sua cioccolata,quanto era buona! Ogni sorso chiudeva gli occhi e sorrideva,come se quel cioccolato avesse il potere di donarle estasi,e in effetti cosi' era.

Ad un certo punto.." Non e' certo piacevole come un angelo azzurro ghiacciato!"

Mary spalanco' gli occhi e fece un balzo dalla sedia : era Peter,si era proprio lui d era li' in piedi davanti a lei.Mary comincio' a tremare. Balbettando ,dopo aver passato qualche secondo incredula a guardarlo disse :" Sei proprio tu? In carne ed ossa?" " Si sono io,ti ho vista seduta e ti ho riconosciuto subito,non potevo non avvicinarmi.Ma dimmi che cosa ci fai qui?" disse Peter incuriosito. " Che cosa ci fai tu qui? Io vivo qui da qualche mese?" "Veramente? anche io vivo qui,e lavoro pure!"

Uscirono dal locale,entrambi emozionati.Mary pero' rimase in silenzio per un po'. "Permettimi di accompagnarti ,in questa zona ci sono delle stradine pericolose" Disse Peter con fare protettivo. Mary annui' con la testa e s'incamminarono in silenzio.Ad un certo punto lei sbotto' e si giro' verso di lui fermandosi "Dimmi perche' sei sparito senza alcuna spiegazione?" comincio' a piangere. " Mary non capisci che non poteva funzionare? Io mi sono accorto che ti stavi lasciando coinvolgere troppo,ed io sapevo di essere stato trasferito qui per lavoro,anche se mi piacevi non potevo farmi coinvolgere cosi' e far soffrire sia te che me,ho dovuto tagliare." asseri' lui abbassando lo sguardo."Ma perche' non sei stao sincero,se me lo avessi detto io avrei capito,avrei capito..." Mary pianse ,non riusciva a trattenersi anche se avrebbe voluto. Peter la guardo' ,le poggio' la mano sulla guancia e sollevo' il suo viso verso di lui. Si avvicino' e la bacio'. Mary si ritiro' spaventata,ma lui le si avvicino' di nuovo e la bacio' stringendola a se' con passione e lei cedette. "Vieni a casa mia" disse Peter " Per le spiegazioni c'e' tempo dopo,ma adesso che ti ho trovata non voglio piu' lasciarti ." Incredula Mary accetto' e lo segui'. Arrivarono n davanti alla porta del suo appartamento,lui continuo' a baciarla appassionatamente e nel frattempo apri' la porta con impazienza. Entrarono dentro ,non accese le luci,c'era una leggera penombra e andava bene cosi'. Le sciolse la coda slacciando il nastro rosa che le teneva su i capelli lasciandoli cadere sulle spalle. La accarezzo' dolcemente e continuo' a baciarla e Mary non credeva sempre piu' ai suoi occhi. Si lasciarono andare ad una folle passione ed era come se due anime unite e separate si fossero reincontrate e non si sarebbero piu' lasciate per sempre. Mary era felice,veramente felice e non voleva che quel momento finisse mai. Era troppo bello per essere vero!

Driiiiiiiiiiiiiiin Driiiiiiiiiiiiin Driiiiiiiiiiin

" MARYYYYYYY" . Una voce che urla. " Svegliati che e' tardi!!! Sono gia' le sette e mezza!" Silenzio. " Uffa" dice Mary sbadigliando dopo essersi svegliata di soprassalto. " Era tutto un sogno ,un bellissimo indimenticabile sogno ."

Fece colazione,mise lo zaino in spalla e usci' di casa per andare al liceo.

giovedì 2 luglio 2009

che cos'e poi un bacio



che cos'e ' poi un bacio
se non un'apoteosi di passione
un desiderio sfrenato
una fame divina
un brivido caldo
Che cos'e' poi l' ardore
se non il mio cuore
affamato di amore
che e' tutto per te
e allora baciami e baciami ancora
e ancora
e ancora
vorrei non smettessi
davvero mai piu'.
Ed io sono qui
solo tua
amore mio

martedì 30 giugno 2009

il nuovo cammino

Inizia il nuovo giorno
e vedo il mondo con gli occhi di un bimbo.
Sereno il sorriso gioioso
come quando felice incontra gli occhi amorevoli di sua madre
e cosi' l'abbraccia, fiducioso
ed e' li',in quel gesto, che trova il suo modo di essere
ed e' con questo sentimento
che mi sento di ricominciare,
serena e impaziente,
il nuovo cammino

lunedì 29 giugno 2009

il prossimo (dedicata a un uomo!)

Ama il tuo prossimo come te stessa
e che so' ,fessa?
S'io amassi si' tanto , codesto,
subito si stancherebbe di tutto st'amplesso!
Troppo sarebbe l' amore,troppa la monotonia
e purtroppo il "prossimo" e' maschio
e una femmina sa di dover scappar sempre via!
Mai capirebbe,ne' apprezzerebbe
quindi orsu' anima mia
ama solo te stessa
e chi vuol esserne lieto ,sia

tu vai,io rimango

vai e non pensare piu' di tornare da me
vai e non ti sognare mai di chiedere scusa
ormai e' fatta
ormai e' andata
ogni lasciata e' persa
diceva spesso la vecchia
e aveva ragione sai?
Nessuno sapra' mai
quante altre bugie dirai
nemmeno i cuori piu' lessi
farai piu' di me fessi
io che di te ho avuto voglia
e ancor in cuor mio ne ho
Dio fermami ora se di correr da te
ancor voglia avro'

la "prima volta"

"Oh santi numi!" Esclamo' la vecchia zia Peppa :" Ma dico io , dico io! Ma come ti sei conciata?Ma ti sembra questo il modo di uscir vestita, a zia tua? Glielo dico io a mamma,vedrai! Ehh se glielo dico!"
Francesca esce lo stesso di casa e se ne va senza salutare. Lo faceva spesso. Ormai aveva sedici anni ,lei!
Fuori fa davvero freddo e una brezza gelata fa sentire ben lontano ancora il profumo della primavera.
Sale sul suo motorino,mette in moto e parte ovviamente senza mettere il casco.Arriva al Liceo Parini e sgomma davanti ad un gruppo di ragazze.Come al solito da maschiaccio.
"Ah,che bello anche oggi sego la scuola e vado al parco. Ciao ragazze! Voi che fate?" Dice la ragazza alle sue amiche che l'aspettavano fuori dall'ingresso del liceo con lo zainetto in spalla.
"Noi? Entriamo,oggi ci sono le interrogazioni di italiano e dobbiamo rimediare i votacci presi al primo quadrimestre. Mi dispiace Francy,stavolta non ti seguiamo! E salutacelo tu ,se lo incontri,il tuo ammiratore segreto ! " Rispondono ridacchiando.Francesca fa loro una pernacchia e se ne va.
"Accidenti a loro! Sono tutti uguali gli amici,quando ti servono inventano delle scuse e non ci sono mai!"Pensava mentre a tutto gas si dirigeva verso il parco.
Arriva alle otto e trenta,come stabilito.Parcheggia il motorino,lo lega con la catena ad un palo e si dirige verso il luogo dell'appuntamento.
Passano circa quaranta minuti ma niente. Francesca comincia a perdere la pazienza. Dopotutto quello era il giorno che aspettava da una settimana,era gia' stato tutto deciso: il luogo,l'ora,il punto preciso...ma niente,niente di niente.
Lui non si presento'. Lei ci rimase malissimo.Decise di non aspettarlo piu' e cosi' si incammino' dentro il parco un po' pensierosa."Ma insomma perche' non e' venuto? Sono giorni che mi lascia i post it sul motorino,sotto il banco di scuola,dentro il mio diario...<> e poi? Io vengo e non ci sei?" Disse borbottando e continuando a camminare per il sentiero. Ad un certo punto si ferma.Una grossa tavola sbarra il passaggio. Davanti un portone enorme semi aperto e una musica che si sente lontana. Troppo curiosa per cambiare strada. Francesca decide di oltrepassare la sbarra,si gira intorno un paio di volte assicurandosi che non ci sia nessuno,fa un balzo e si trova subito dall'altra parte della barriera. Si avvicina piano alla porta la apre ed entra ,chiudendola . Lascia la maniglia e si ferma all'improvviso senza fiato. Era tutto buio e la musica continuava a sentirsi sempre in lontananza."Ok" disse"Ormai sono qui quindi metto da parte la paura e cerco di capire che cosa succede,tanto ho ancora tempo!" E comincia a vagare seguendo istintivamente quella musica.Cammina per un po' senza vedere nulla ma la strada sembra liscia e senza ostacoli,il suo passo si fa sempre piu' deciso e sicuro. BAAAAAM. Un colpo secco alla schiena.Francesca cade per terra e sviene.
Suona la campanella,e anche oggi e' finita la giornata scolastica. Una mercedes nera si ferma davanti all'ingresso.Escono tutti ma l'auto e' ancora li'. Esce un uomo con la sigaretta in mano,parla al telefonino e sembra molto arrabbiato:"Buongiorno signor Bianchi!" dice una ragazza sghignazzando con le amiche." Francy oggi non e' venuta a scuola,noi non l'abbiamo vista,e' inutile che aspetta."
L'uomo abbassa il telefonino e lo sguardo e risale in macchina scuotendo il viso. Francesca e' figlia di genitori separati. Suo padre sente la sua mancanza e spesso va all'uscita della scuola per poterla vedere prima che torni a casa,ma quella volta,l'ennesima volta lei non c'era. Lui non parve preoccuparsene piu' di tanto dopotutto non l'aveva mai fatto;mise in moto e riparti'.
"Dove sono?" disse la ragazzina"Oh come mi gira la testa e che male,qui dietro,nella schiena!" "E ci credo,che diavolo ti sei messa in testa di fare ,brutta imbecille? Cosa credi di trovare ,il distributore di caramelle qua dentro?" Una sagoma scura si avvicina verso di lei con un bicchiere pieno di uno strano intruglio verde:"Via bevi questo che ti passa tutto" "Non le voglio queste schifezze.Dove sono,lei chi e'?" "Le domande le faccio io,tu chi sei,ripeto,che diavolo ci fai qui?".Francesca si sfrega gli occhi e comincia ad avvicinarsi all'energumeno con piu' sicurezza.E' un barbone ma sembra molto giovane non ostante sia sporco. La luce della torcia elettrica e' troppo bassa ma si vede bene,eh si' e' proprio un ragazzo." Senti,ero curiosa,volevo solo vedere che cosa ci fosse al di la' della porta pero' adesso,per favore aiutami ad uscire di qui.Non so quanto tempo e' passato a casa potrebbero preoccuparsi per me." Dice lei.
"No!" risponde il barbone e se ne va lasciandola sola e sparendo nel buio. Comincia a piangere la ragazza e pensa a quanto vorrebbe essere gia' a casa,all'errore che ha fatto bigiando scuola un'altra volta ,a quanto sia stata stupida a credere che quell'ammiratore sarebbe venuto per lei, e che le manca il papa'.Tanto.
Dopo un'ora il barbone torna ma sembra ubriaco. Poggia la torcia accesa su una cassa e si avvicina alla ragazza che nel frattempo si era addormentata piangendo. Comincia a tirarla per un braccio,le tira i capelli,ride e canta a squarciagola stonando.
Lei si sveglia di soprassalto e capisce che la situazione non si mette bene. Lui la tiene stretta e comincia a schiaffeggiarla poi le salta addosso e le strappa di dosso la maglia. "Oddio,noooo! Lasciami stare!" urla lei spaventatissima.
Il barbone non e' piu' in se',la vuole quella ragazza e' sua e basta.Si avvicina per baciarla,ci riesce tenendola ferma e stretta fra le sue mani e le sue gambe;lui le e' sopra ormai. Lei e' veramente terrorizzata urla e piange,non vuole le accada questo,non ha fatto niente per meritarlo. Si sente sfiorare il collo,i giovani seni innocenti ,la pancia e ....BAAAAAAM BAAAAMMM Rumori improvvisi,fari accesi e sirene.Degli uomini si avventano sul barbone e liberano la ragazza. E' salva e con lei anche la sua innocenza.
Alcuni legano e portano fuori l'uomo,altri accompagnano la ragazza dopo averle messo su una giacca per coprirla. Fuori la polizia. E quella mercedes nera. "Papa',papa' " corre Francesca verso suo padre." Su su,figlia mia,ci sono qua io adesso. Tutto si sistemera'. Quando sono andato a salutarti questa mattina a scuola ,le tue compagne mi hanno detto che non c'eri,ho fatto per andarmene ma poi mi sono insospettito e sono tornato indietro chiedendo loro di dirmi la verita'. Lo sapevo che ti saresti cacciata in un guaio prima o poi. Promettimi che userai un po' piu' la testa!" " Si ,si papa' te lo prometto,voglio tornare a casa adesso". I due si abbracciavano stretti stretti mentre parlavano....era la "prima volta".

e da oggi ci sono anche io




Ebbene si' alla fine ho ceduto:ho creato anche io un blog.
Che cosa avro' da scriverci ancora non ne ho la benche' minima idea pero',seguendo un consiglio oggettivo leggendo vari blog di scrittori professionisti o provetti che sono presenti sul web,ho deciso che e' vero si' ,dobbiamo vivere,bisogna scrivere e all'infinito tendere...
Grazie a chi mi ha convinto di questo,e' diventato per me un must....vediamo che cosa ne uscira' fuori...Dopotutto la vita e' un cammino che sia veloce o lento,a volte bisognera' correggerlo ma non bisognera' mai fermarsi.
Buona fortuna...a me