venerdì 3 luglio 2009

chimera onirica


Mary aveva deciso ormai era ora di andarsene,cambiare aria per sempre. La situazione era ormai diventata insostenibile e non poteva continuare a vivere nella sua citta’ : era necessario andarsene e anche subito,senza piu’ pensarci,per non soffrire piu’.

Sali’ sulla sua macchina bianco panna e , dopo aver riposto tutti i bagagli necessari dentro il bagagliaio, mise in moto e parti’.

Mary era una ragazza normale,era bella e aveva un viso dolce un po’ cicciottella ma di buon carattere, tutti le volevano bene al lavoro,era sempre allegra e aveva sempre parole di conforto per tutti.

Aveva da poco concluso una storia,non era molto fortunata in amore. Infatti era proprio questa sua capacita’ di essere estremamente dolce che alla lunga stancava ogni uomo che incontrava. “Sei decisamente scontata” le dicevano puntualmente ,lasciandola.

Ormai non ce la faceva piu’,era diventata un po’ apatica e piu’ passavano i giorni e meno le veniva voglia di uscire ,anche se a lei piaceva ballare,passeggiare per negozi,andare al cinema.

Una sera ,presa dalla noia ,decise di accendere il suo computer e navigare un po’ sul web. Era una sera in cui si sentiva particolarmente sola e decise di entrare in una chat. Invento’ un suo nick name e mise il suo stato in disponibile.

Venne subito subissata di inviti da persone sconosciute ma nessuno sembrava destare il suo interesse,dopotutto era sempre stata una ragazza molto selettiva e si sentiva anche spaventata da quel mondo fino ad ora sconosciuto per lei.

Scrolla un po' la lista degli utenti ,noiosamente. Ad un certo punto si incuriosisce di un nome che le ricorda il suo drink preferito "ANGELO AZZURRO".

Un poco titubante si smuove e decide di aprire la finestra. "Ciao" scrive. Silenzio.

" sono incuriosita dal tuo nick,ti va di parlare un po' ?" insiste. Silenzio.

Dopo svariati minuti d'attesa Mary decise di chiudere la finestra. Un po' indifferente stava per chiudere il pc quando all'improvviso si riapre la finestra di conversazione.

"Ciao,scusami ero occupato al telefono"

Mary sorride e si risiede davanti al suo pc. " Scusami,non volevo essere invadente e' che mi ha incuriosita il tu nome.." "Perche' ?" risponde l'utente misterioso. "Perche' e' il nome del mio drink preferito" digita velocemente lei.

" AH AH AH, anche il mio,che combinazione! "

Da quel momento in poi comincia una lunga chiaccherata che dura ben 5 h.

Il giorno dopo ed i giorni seguenti pure. I due sembrano non poter fare a meno della chiaccherata giornaliera,l'uno per l'altra. "Adesso pero' dopo una settimana vorrei tanto sapere come ti chiami veramente" Scrive lei . " Mi chiamo Peter e tu? " " Io sono Mary".

Ogni giorno che passava Mary si sentiva sempre piu' presa,allegra e tutti,al lavoro,le chiedevano che cosa le fosse successo. Molti le ridevano dietro dicendole che finalmente si era innamorata di qualcuno ed altri la punzecchiavano per sapere chi fosse. Ma lei insisteva a mantenere il suo segreto,un po' per paura di essere presa in giro,un po' perche' il suo Peter era una cosa sua.

Cominciarono a raccontarsi, a conoscersi meglio giorno per giorno,a scambiarsi dei consigli e ridere per qualche battuta, Eh si' Mary era devvero felice del suo "Angelo azzurro". Un giorno si scambiarono delle fotografie e fu li' che Mary perse la testa del tutto. Peter era un po' piu' piccolo di lei ma era un bellissimo ragazzo,alto ,moro e con gli occhi azzurri ; era un tipo che ogni ragazza sognatrice voleva incontrare. Anche Mary piacque a Peter e lui glielo disse sinceramente rendendola ulteriormente felice. Continuarono a chattare per mesi e stavano bene entrambi,fino a quando lei non si decise e,coraggiosamente, gli chiese di incontrarsi.

Silenzio.

Le mail diventarono sempre meno frequenti,e qualche sera non apparve nemmeno nella chat,allorche' Mary ,aspettandolo per ore,non si rattristo' nuovamente.

Passarono i giorni e arrivo' una mail. Era Peter.

"Cara Mary , Ti prego di non cercarmi piu' , non voglio piu' avere niente a che fare con te e non cercare spiegazioni perche' e' cosi' e basta. Saluti."

Pianse,e pianse per giorni e giorni. Passo' le ore Mary,a chiedersi dove avesse sbagliato un'altra volta e perche' tutti scappassero da lei a quel modo.Persino Peter che ormai era entrato profondamente nel suo cuore. Se ne sentiva innamorata.

Stava male,malissimo ogni giorno sempre di piu' e non riusciva a darsi pace. Decise una sera e lo fece. Mollo' tutto : il suo lavoro,la sua casa,le sue abitudini e parti',parti' per sempre per dimenticare e per dimenticare Peter.

Dopo aver guidato per ore senza fermarsi arrivo' a Bruxelles. Decise che sarebbe diventata quella la sua nuova casa. Trovo' subito un lavoretto come receptionist in un hotel vicino alla Gran Place e affitto' un piccolo appartamento accogliente .

Passarono due mesi e sembrava essersi adattata bene seppur con il suo sguardo malinconico ritornava a vivere.

Un mattina fini' presto il suo turno. Invece di tornare subito a casa si fermo' a bere una cioccolata in un localino carino,tutto ricoperto di tipici pizzi e merletti che facevano artigianalmente in quella zona del centro citta'.

Sorseggiava la sua cioccolata,quanto era buona! Ogni sorso chiudeva gli occhi e sorrideva,come se quel cioccolato avesse il potere di donarle estasi,e in effetti cosi' era.

Ad un certo punto.." Non e' certo piacevole come un angelo azzurro ghiacciato!"

Mary spalanco' gli occhi e fece un balzo dalla sedia : era Peter,si era proprio lui d era li' in piedi davanti a lei.Mary comincio' a tremare. Balbettando ,dopo aver passato qualche secondo incredula a guardarlo disse :" Sei proprio tu? In carne ed ossa?" " Si sono io,ti ho vista seduta e ti ho riconosciuto subito,non potevo non avvicinarmi.Ma dimmi che cosa ci fai qui?" disse Peter incuriosito. " Che cosa ci fai tu qui? Io vivo qui da qualche mese?" "Veramente? anche io vivo qui,e lavoro pure!"

Uscirono dal locale,entrambi emozionati.Mary pero' rimase in silenzio per un po'. "Permettimi di accompagnarti ,in questa zona ci sono delle stradine pericolose" Disse Peter con fare protettivo. Mary annui' con la testa e s'incamminarono in silenzio.Ad un certo punto lei sbotto' e si giro' verso di lui fermandosi "Dimmi perche' sei sparito senza alcuna spiegazione?" comincio' a piangere. " Mary non capisci che non poteva funzionare? Io mi sono accorto che ti stavi lasciando coinvolgere troppo,ed io sapevo di essere stato trasferito qui per lavoro,anche se mi piacevi non potevo farmi coinvolgere cosi' e far soffrire sia te che me,ho dovuto tagliare." asseri' lui abbassando lo sguardo."Ma perche' non sei stao sincero,se me lo avessi detto io avrei capito,avrei capito..." Mary pianse ,non riusciva a trattenersi anche se avrebbe voluto. Peter la guardo' ,le poggio' la mano sulla guancia e sollevo' il suo viso verso di lui. Si avvicino' e la bacio'. Mary si ritiro' spaventata,ma lui le si avvicino' di nuovo e la bacio' stringendola a se' con passione e lei cedette. "Vieni a casa mia" disse Peter " Per le spiegazioni c'e' tempo dopo,ma adesso che ti ho trovata non voglio piu' lasciarti ." Incredula Mary accetto' e lo segui'. Arrivarono n davanti alla porta del suo appartamento,lui continuo' a baciarla appassionatamente e nel frattempo apri' la porta con impazienza. Entrarono dentro ,non accese le luci,c'era una leggera penombra e andava bene cosi'. Le sciolse la coda slacciando il nastro rosa che le teneva su i capelli lasciandoli cadere sulle spalle. La accarezzo' dolcemente e continuo' a baciarla e Mary non credeva sempre piu' ai suoi occhi. Si lasciarono andare ad una folle passione ed era come se due anime unite e separate si fossero reincontrate e non si sarebbero piu' lasciate per sempre. Mary era felice,veramente felice e non voleva che quel momento finisse mai. Era troppo bello per essere vero!

Driiiiiiiiiiiiiiin Driiiiiiiiiiiiin Driiiiiiiiiiin

" MARYYYYYYY" . Una voce che urla. " Svegliati che e' tardi!!! Sono gia' le sette e mezza!" Silenzio. " Uffa" dice Mary sbadigliando dopo essersi svegliata di soprassalto. " Era tutto un sogno ,un bellissimo indimenticabile sogno ."

Fece colazione,mise lo zaino in spalla e usci' di casa per andare al liceo.

7 commenti:

  1. Un sogno che ho letto tutto dun fiato
    Bello Sfefy, hai mai pensato di scrivere un libro?
    La stoffa ci sta, se pensi che mi hai tenuta ferma bloccata attaccata al pc, senza fiato..peccato che il sogno è stato breve.
    Fatti ancora un altro bel sogno dai mi piacciono i tuoi sogni...il bello è che cambi anche nome, nel sogno FANTASTICO!
    Ciao

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  2. ah ah ah grazie ma non sono mica io la protagonista del sogno : e' tutti inventato! Cerco solo di rendere in parole tutto quello che mi circonda e mi ispira...ma non potrei mai scrivere io,non ne ho ne la cultura ne' la capacita'...come si direbbe dalle mie parti : 'dovrei mangiarne di pane duro prima"
    grazie comunque per i complimenti!

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  3. Stefy, fammi capire, che la protagonista non sei tu, questo l'avevo capito...ma tu se l'autrice del sogno di Mary e cosi??
    O sbaglio ancora:(

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  4. certo!....:)
    la cosa che piu' mi diverte e' che inizio a scrivere e poi mi piace cosi' tanto che cerco di finire la storia al piu' presto perche' anche io vorrei sapere il finale! ahaha che entusiasmo!

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  5. Mi fa piacere sentirti allegra.
    Sei fantastica, neanche tu conosci il finale delle tue storie, che bello!

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